Al di là della simpatia umana per un ragazzo che ha fatto divertire i tifosi, che ha legato con l’ambiente e non ha mai fatto mancare l’impegno, si può dire che quella di McKennie non sarà una cessione che lascerà rimpianti. Troppo spesso è apparso alla rincorsa dello stato di forma migliore; tropo anarchico dal punto di vista tattico per trovare il feeling con Massimiliano Allegri. Il vero punto di forza dello statunitense è stato la sua duttilità, la capacità di adattarsi anche fuori ruolo: è questo l’esempio delle ultime settimane, con McKennie a occupare lo slot lasciato libero da Cuadrado.
Ecco, proprio qui sta il nodo della questione. Come detto, McKennie si può vendere, ma non a cuor leggero, no senza un’alternativa. Con l’uscita dell’americano, la dirigenza dovrà necessariamente tornare sul mercato alla ricerca di un profilo che possa giocare da esterno, preferibilmente sia a destra che a sinistra. Altrimenti, senza un nuovo acquisto, la cessione di McKennie rischia, invece, di diventare un rimpianto.