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Il 22 maggio è la giornata. Cioè: a Roma, la Juve conoscerà la nuova sentenza della Corte federale d'appello sulla situazione plusvalenze. Il procuratore della Figc Giuseppe Chiné riformulerà la richiesta dell’accusa, quindi lascerà parola alla difesa bianconera. Per Gazzetta, pare scontato che la Juve "sia destinata a subire una nuova penalizzazione in classifica. Forse un po’ più leggera dei 15 punti comminati (e poi tolti) in precedenza, ma difficilmente meno pesante dei 9 chiesti a gennaio". Chiesti proprio da Chiné, contestualmente alla revocazione.

NUOVO RICORSO - La Juve potrà nuovamente fare ricorso al Collegio o portare il tutto al Tribunale amministrativo, come potrebbero già fare i dirigenti condannati in via definitiva dalla giustizia sportiva (dall’ex presidente Andrea Agnelli al d.s. Federico Cherubini, passando per l’ex a.d. Maurizio Arrivabene, per finire con l’ex Chief Football Officer Fabio Paratici). Sottolinea Gazzetta, però, che la sentenza sulle plusvalenze avrà con ogni probabilità riflessi anche sul secondo filone in cui è coinvolta la società bianconera, quello sulle due manovre stipendi (2020 e 2021) e i rapporti con gli agenti.