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Domani comincia un’altra stagione? Non scherziamo, per favore. Impossibile cancellare, nella testa dei tifosi e nei punti in classifica, il fallimento della Juventus fin qui. No, non funziona il giochino retorico del punto e a capo, la sosta nazionali non è servita a sbollire la rabbia per quanto visto a Monza, o contro il Benfica. Ogni volta la stessa storia, ci chiedono di dimenticare le delusioni raccolte nella speranza di un orizzonte roseo. orizzonte che è ogni volta più sfumato, coperto dalla nebbia che sembra avvolgere tutto il mondo Juve, fatta di confusione e mancanza di progettualità.
 
Nonostante tutto questo, domani dovremo essere tutti uniti. Allo stadio, davanti ai televisori, con la famiglia o con gli amici. Sì, perché noi al futuro della Vecchia Signora ci teniamo e vederla sbandare fa male; un dolore che ci trasciniamo dentro tutta la settimana. Al di là di Allegri, dei calciatori, di Agnelli, Arrivabene, Nedved o Cherubini, solo per i colori bianconeri.
 
Ma no, come detto, non dimentichiamo le recenti umiliazioni che la maglia ha subìto. No, non comincia un’altra stagione, ma speriamo di vedere un’altra Juventus. Se così non fosse, se le scene dovessero essere simili a quelle di Monza, allora ci vorrà un cambio radicale, dalla panchina a chi prende le decisioni. Il fallimento non è un’opzione, contro il Bologna deve essere l’ultima spiaggia.