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La sensazione è che ci sia bisogno ancora di tempo. Di un po' di più di quanto previsto, immaginato, quindi scritto. Mettiamola così: Arthur in particolare, e Kaio in seconda battuta, saranno gli acquisti di novembre, magari con un po' di presenze per tornare ad ambientarsi, ad annusare la partita vera, mettere minuti e quindi benzina nelle gambe. Sono diesel, in questo momento. E non è un caso che solo col passare dei minuti, contro l'Alessandria, abbiano ingranato una marcia leggermente diversa. 

LE RISPOSTE - In ogni caso, non gli si chiedeva certo la luna: Allegri ha seguito alla perfezione il copione confezionato una settimana fa, quando ha immaginato che potesse essere utile inserire un incontro al posto della sgambata del sabato. Un'ora in campo, poi scarico, riposo, chiaramente stretching: l'importante era soprattutto ritrovare quel feeling con la partita, l'attenzione nella lettura dei singoli momenti. Kaio l'aveva già sentita al Derby, quando in tre minuti sembrava volesse spaccare il mondo; Arthur non vedeva avversari diversi dai suoi compagni da troppo tempo, e per questo ha puntato tutto sul fare meno errori possibili. Dal punto di vista atletico e fisico, i due hanno risposto. Dal punto di vista legato a occasioni, chance, guizzi, allora no: si può fare certamente meglio. E lo faranno. A condizione ottimale raggiunta. 

LA GESTIONE - Ora resta da capire come e quanto saranno gestiti nel nuovo mini ciclo che spaccherà la stagione della Juventus. Entrambi saranno fondamentali, a loro modo dovranno rispondere alle prime esigenze che naturalmente il tecnico maturerà. Soprattutto Arthur: c'è Rabiot ko causa covid, sarà subito gettato nella mischia? Le indicazioni di Juve-Alessandria invitano a essere prudenti. Leggermente meno con Kaio Jorge, nonostante non abbia dato particolarmente seguito alle intuizioni del Derby. Comunque, tempo al tempo. E tempo ai due brasiliani. Un po' di più di quanto preventivato.