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La Juventus vede i fantasmi all'Allianz Stadium. I fantasmi della continuità che ancora viene a mancare, i fantasmi di una partita ancora una volta pareggiata da situazione di vantaggio, peraltro con un avversario in dieci uomini, i fantasmi dell'occasione fallita di avvicinare la vetta dopo il bottino pieno tra Udinese e Milan. Invece il "fino alla fine" bianconero si materializza nella zampata vincente di Aaron Ramsey su cross basso di Frabotta che a dieci minuti dalla fine segna il 2-1. Dopo un primo tempo con due cambi obbligati per infortunio (McKennie muscoli, Dybala ginocchio: questi sì due fantasmi che ancora gravano su Pirlo, domani sapremo) e un Chiesa che resiste tutto il secondo tempo con la caviglia sinistra martoriata dall'intervento da espulsione di Obiang al 45'. E dopo una ripresa in cui la Juve passa in vantaggio con un missile dal nulla di Danilo e il clamoroso pareggio inventato da Gregoire Defrel che uccella Bonucci su suggerimento di Traorè. E dopo il palo di Chiesa e l'occasione fallita clamorosamente da Cristiano Ronaldo su magia "messiana" di Kulusevski. Fino a quel momento, quello in cui il centrocampista gallese, entrato al posto di McKennie ma poi fatto uscire da Pirlo nel finale per preservarne la delicata tenuta fisica, ricaccia i fantasmi indietro. Per poi annientarli definitivamente col definitivo 3-1 sigillato all'ultima azione del match da Ronaldo, che riceve dalle retrovie da Danilo (che partita!) e va in solitaria a trafiggere Consigli. I bianconeri consolidano il quarto posto, a -7 dal Milan, -4 dall'Inter e -1 dalla Roma. Sempre con quella partita in meno che ci si porterà dietro fino alla primavera inoltrata. Ora testa alla Coppa Italia. E poi all'Inter...

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