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"Una formula più unica che rara", che in realtà non rappresenta un inedito completo. Serve creatività in un mercato così povero e in difficoltà, ecco perché la Juve ha lavorato così tanto al colpo Manuel Locatelli e, come nel caso di Chiesa, ha strappato un accordo favorevole. Per sé e anche per il Sassuolo. La Gazzetta dello Sport ha commentato così l'accordo e, in particolare, i due anni di prestito gratuito: un ok raggiunto dopo un lungo lavoro che ha coinvolto tutte le parti, conclusosi a Forte dei Marmi, lontani da occhi indiscreti, a casa di Giovanni Carnevali. Un compromesso, che mette d'accordo tutti. Il giocatore, la Juve e anche il Sassuolo.

Perché? I motivi sono legati alle esigenze di bilancio dei due club: la Juve non poteva appesantire l’esercizio 21-22, mentre al Sassuolo premeva mettere subito in conto l’incasso. L’artificio è legato alla specificità della società emiliana, inserita nella galassia della Mapei. Per questo motivo il conto economico si riflette sull’anno solare, da gennaio a dicembre. I 35 milioni verranno messi subito a bilancio, con il riscatto che verrà attivato al primo punto dei bianconeri nel girone di ritorno 2022/23.