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Così Sarri in conferenza dopo la vittoria dello scudetto: "Nessuno mi venga a dire che i 50-60 giorni a casa leggendo di migliaia di morti sia stato un periodo rilassante, nel calcio e nella vita non c'è niente di scontato, vincere per 9 anni quando hanno fatto alcuni di questi ragazzi è un'impresa straordinaria".

SCUDETTO - "Non so se sono sottovalutato, so che di allenatori italiani che hanno vinto in Italia e in Europa ce ne sono pochi, qui la costante è la società che ti mette in condizione di vincere. Dall'esterno sembra fredda e invece ti sa stare vicino, il presidente affronta le difficoltà standoti più vicino di sempre, c'è molto di loro in questi scudetti"

SENSAZIONI - "Questa stagione è stata un'esperienza nuova un po' per tutti, si va a scavare sugli aspetti umani delle persone, dopo il lockdown ho trovato i ragazzi cresciuti dal punto di vista umano, quando migliori come uomo migliori anche da calciatore, sono rimasto sorpreso e contento di questo aspetto, all'inizio vedi i calciatori solo come calciatori, poi vedi i ragazzi e gli uomini, sono felicissimo per loro, qualche elemento vince da tantissimi anni, con allenatori diversi, il merito è di questo gruppo coadiuvato dalla società, come tutti i bambini sognavo di vincere lo scudetto da grande, l'ho vinto da vecchio ma l'ho vinto".

INFORTUNI - "Dovrà cambiare quei 2-3 giocatori come in ogni stagione per avere un ricambio generazionale adeguato, abbiamo giovani forti, De Ligt è forte, Rabiot sta crescendo in modo esponenziale, Bentancur ha margini di miglioramento, abbiamo le basi per la prossima stagione, uno scambio è già stato fatto, è un compito del direttore e valutando i risultati degli ultimi anni penso lo sappia fare bene".

ORGOGLIO - "L'allenatore della Juve è un bersaglio continuo, l'ho sempre visto negli ultimi anni, non c'è da farci caso, se prendi questo ruolo sai che sarei criticato per tutte le sconfitte, i pareggi e le vittorie per 1-0, è un aspetto che fa parte del ruolo, non ci vedo nulla di particolare, questa cosa non la soffro molto per carattere sono concentrato solo sul campo, il resto mi lascia indifferente non perché non considero le critiche ma perché tengo sempre la testa sul campo e sulla squadra, a volte mia moglie mi chiede cosa voglio per cena e mi chiede se prende la linea, perché sono concetrato su altro"

DE LIGT - "Credo solo crampi, per Dybala c'è preoccupazione ci possa essere qualcosa di muscolare".

SCUDETTO - "Come ho detto prima, quando vinci qualcosa pensi a tutte le persone a cui fai fare dei sacrifici, al tuo staff che hai massacrato di lavoro, alla tua famiglia alla quale sei spesso distante anche se sei vicino, a qualche amico, come Aurelio Virgili che ogni tanto gli telefono la notte per sfogarmi e lui mi ascolta, tutte persone a cui togli qualcosa e nel momenti in cui riesci ad ottenere un obiettivo a queste persone ci pensi".