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Un sospiro di sollievo lungo novanta minuti. Le difficoltà non sono mancate, ma a Reggio Emilia la Juve ha dato persino una traccia di futuro. Peccato che sia arrivata troppo tardi. Per Andrea Pirlo e - chissà - magari anche per l'aggancio al quarto posto, ancora a un punto e quindi abbordabile, sebbene Napoli, Milan e Atalanta appaiono ad ora impossibili da domare. In ogni caso, Pirlo ha eliminato dal cassetto delle preoccupazioni quel paio di preoccupazioni che non andavano via, che hanno rischiato di inghiottirlo nell'immediato post Milan. Un passo alla volta, n'è venuto fuori. Con un bigliettino di ringraziamenti destinato a Gigi Buffon: chissà come sarebbe andata se Berardi avesse segnato quel rigore, tagliando le gambe al match. 

IL FUTURO - Pirlo dunque si guadagna sul campo la riconferma in questo finale di stagione, neanche un cataclisma può separarlo dalla panchina bianconera da qui al termine dell'annata. La posizione della società, comunque forte dopo la disfatta di domenica, a maggior ragione non cambia in un questo brevissimo periodo di pace. Tutti sono ancora consapevoli che un punto è poco e il campionato può dare ancora una soddisfazione. L'ha detto lo stesso Maestro: "Ne ho viste di tutte". E ne ha vista una in più: una reazione rabbiosa da parte dei suoi. In grado di traghettarlo fino alla finale di Coppa Italia. Pure quella: conquistata sul campo, che meritatamente disputerà.