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Si avvicina Juventus-Roma, ma non si sciolgono i dubbi di formazione in casa bianconera. Per l'occasione, il Corriere dello Sport propone una soluzione "manciniana": 

"Cos'hanno in comune Max Allegri e Roberto Mancini? A prima vista si potrebbe dire poco, molto poco. Sono entrambi due allenatori vincenti, molto vincenti. Che hanno ottenuto i loro successi attraverso delle filosofie di gioco piuttosto diverse. Tra ciò che hanno in comune, però, ci sono anche tanti giocatori: la Juve sta provando gradualmente a ricomporre un blocco azzurro, la Nazionale sta tornando ad affidarsi a un'ossatura bianconera come un tempo. Inevitabile quindi che si rafforzi il filo che li unisce, specialmente se entrambi si ritrovano più o meno nello stesso momento a fare di necessità virtù. L'emergenza in attacco che ha dovuto affrontare la Juve dopo gli infortuni di Paulo Dybala e Alvaro Morata si è di fatto sovrapposta a quella della Nazionale in Nations League, senza Ciro Immobile e Andrea Belotti. Poi, comunque, Juve e Nazionale hanno giocato in maniera differente, perché diversi sono Allegri e Mancini. Ma con Federico Bernardeschi al fianco di Federico Chiesa in attacco, sulla carta coppia designata a risolvere i problemi là davanti."