4
Chiellini, Buffon, ma anche Bonucci. Mentre Pirlo se n'era appena andato. Ricordate quando la Juve iniziò malissimo? Era Torino ed era il 2015, erano un po' di sconfitte messe in fila e soprattutto la paura che tutto fosse finito, che i bianconeri non potessero rialzarsi da un inciampo dietro l'altro. Allegri fu bravo: predicò calma e pazienza, la squadra era nuova nonostante il suo secondo mandato. E la rialzò. Chissà come, ci riuscì. 

IL SEGRETO - In realtà, il 'come' fu chiaro. Ben presto, venne fuori un gruppo compatto e unito sotto un unico obiettivo: la vittoria, quella con le unghie e con i denti. Poi, una ruota che iniziò a girare in tutt'altra direzione. Come racconta Gazzetta, infatti, Allegri fu pure sfortunatissimo e a dimostrarlo c'erano i numeri: l'indice di pericolosità di Sics (misura le azioni prodotte e concesse in zona gol) era sempre il migliore. Erano gli episodi a trascinare giù la Juventus, che oggi invece viaggia in direzione contraria e ostinata. La Juve due giorni fa era quarta in fase offensiva e seconda in fase difensiva: tra le migliori, non la migliore. L'hanno già fatta, la rimonta, in situazione opposta e con avversari meno agguerriti. Oggi può rifarla?