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La Juventus di Carlo Ancelotti il 14 maggio del 2000 affrontava una giornata sportivamente tragica, che si ricorderà per sempre come "il diluvio di Perugia". Una sconfitta clamorosa patita dai bianconeri all'ultima giornata di campionato sul terreno, inzuppato da una pioggia oltre i limiti della praticabilità, del Renato Curi. Il gol decisivo del Perugia, che condannò la Juve al secondo posto e regalò un incredibile scudetto alla Lazio, fu segnato da Alessandro Calori dopo nemmeno 5 minuti del secondo tempo. Una ripresa che era cominciata quasi un'ora e mezza dopo la fine del primo tempo, a causa delle lunghissime valutazioni dell'arbitro Collina sull'opportunità o meno di una sospensione del match. Alla fine, dopo lunghissime attese, il direttore di gara fece rientrare le squadre dagli spogliatoi e giocare. Rete di Calori, e delusione che al solo pensiero riaffiora ancora oggi.