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Un conto è dirlo, un altro è provarci. Tutt'altra storia sarà riuscirci, ma per ora Max Allegri si accontenta di un tentativo, quantomeno di uno convinto. Benvenuti nella nuova dimensione - alla Juventus - di Aaron Ramsey. Dopo tentativi (falliti) da trequartista, dopo l'iniziale idea di mezzala di qualità e di inserimento, a Barcellona continua il tentativo di Allegri di ricollocarlo all'interno dello scacchiere juventino. "Ramsey può farlo, ha i tempi di passaggio e usa destro e sinistro allo stesso modo", il ragionamento del livornese. Che nasconde una fortissima verità alla base: in quel ruolo correrebbe di meno, sarebbe meno soggetto a sollecitazioni muscolari, avrebbe più fiato per giocare con lucidità. Elemento rarissimo se si parla del gallese in maglia Juve. 

UNA NUOVA VITA? - Viene però da chiederselo: ma Allegri ci crede davvero? O è tutta una manovra per riproporre il giocatore sul mercato. Da almeno tre mesi Ramsey è esposto sulla vetrina principale di Cherubini: a uno a uno iniziano ad andare via i pezzi (Demiral), mentre qualcuno è stato ritirato per assenza di alternative (vedi Rugani e De Sciglio). E Aaron? Mentre si attende l'ultimo affondo per Locatelli, mentre Pjanic si avvicina, potrebbe avere vita nuova o vita breve: non ci sono alternative al bianco o al nero. 

INTANTO... - Barcellona potrà essere l'ennesima sfumatura della sua carriera, tanto per restare in tema. Se dovesse convincere con ritmi ben più alti rispetto al Monza, Ramsey potrebbe anche guadagnarsi una rispettosa voce in capitolo in questa stagione che sta per nascere. Chiaro: nessuno si aspetta la partita della vita, è calcio estivo ed è appunto "una nuova dimensione". Ma Max ci punta, in qualche modo e per qualche minima ragione. Se non dovesse andare, avrà fatto un'allegrata comunque a buon fine, come si fa con il mercato immobiliare: sottolineare sempre i pregi, minimizzare i difetti. Alla fine, un compratore (più o meno disperato) può sempre presentarsi.