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La Juve sta velocemente cambiando. Un mutamento che permea tutti i reparti, impregnati dai dettami tattici di Maurizio Sarri. Tutti uniti, in cammino su una strada nuova. Le fatiche da apprendimento sono smaltite, quasi del tutto almeno. Si iniziano a vedere i primi sprazzi, palleggio prolungato, squadra alta, avversari dominati. Avanti tutta, ma c'è qualcuno che non riesce ad andare alla velocità degli altri. E' francese, ed ha una madre ingombrante: parliamo, ovviamente, di Adrien Rabiot.

INDIETRO - Nella Juve che migliora partita dopo partita, il centrocampista ex PSG resta indietro. In affanno, come dimostrano le due scialbe prestazioni offerte contro Brescia e Spal, nelle uniche due apparizioni dal 1' minuto della sua ancor breve esperienza italica. Lento, imbolsito, autore di errori, anche tecnici, che mai ci si potrebbe aspettare da un giocatore della sua qualità. Nel nuovo modulo che Sarri ha disegnato, il 4-3-1-2, non sembra esserci posto per lui, così come nel vecchio, ma riproponibile 4-3-3. Al momento, con Ramsey spostato sulla treuqarti, gli sono davanti Khedira, Bentancur, Emre Can ed il connazionale Matuidi. Che ieri, a RMC Sport, lo ha così difeso: "Non dobbiamo dimenticare che è stato fuori per tutta la seconda parte della scorsa stagione. Non è mai facile quando lasci da un campionato che conosci bene per uno che non conosci. Darà il suo contributo, ne sono certo. Non ha giocato il numero di partite che sperava, ma avrà l'opportunità di aiutarci a portare la squadra in alto e a vincere titoli".

QUELLE VOCI... - Eh si perché, come ha ricordato Matuidi, Rabiot viene da mesi di inattività, che ne hanno fiaccato muscoli e fisico. Nonostante una buona preparazione estiva, Adrien non ha ancora ritrovato la brillantezza necessaria a rendere al meglio. Di sicuro, quello ammirato finora è la brutta copia del talento strappato, a suon di milioni (ben 7, netti, di ingaggio al giocatore, 10 di commissioni a mamma Veronique), alla concorrenza di diversi club in giro per l'Europa, a partire dal Barcellona. E, proprio dalla Spagna, sono spuntate ieri voci, che non trovano riscontri, che vedono la mamma-agente Veronique irritata per lo scarso utilizzo e pronta a riallacciare i contatti con i blaugrana. Rumours frutto delle difficoltà trovate ad oggi dal francese ad adattarsi al mondo bianconero e alla Serie A: starà a Sarri metterlo nelle condizioni ideali per farlo esprimere come quando abbagliava PSG e Ligue 1.