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Un errore costato caro. Marco Verratti mercoledì ha innescato il vantaggio del Bayern Monaco perdendo palla in area e portando al minimo le speranze di rimonta del Psg (che aveva già perso all'andata) a mezz’ora dal termine del match, terminato con l'eliminazione dei francesi dalla Champions League. E così nel mirino dopo il ko è finito soprattutto lui, anche oltre l'immaginabile: "Meglio che torni in Italia a bere, fumare e mangiare arrosticini", hanno detto alcuni critici. Un tema affrontato così dalla Gazzetta, che fa il paragone con la situazione di Paul Pogba: 

"Come se Marco fosse il problema unico del Psg, club house di ricconi senza identità di squadra e senza disciplina, da Mbappé che ha privilegi da Re Sole a Neymar che passa da un tavolo da poker a McDonald’s. Curiosamente, poche ore più tardi, sono stati gli italiani a prendersela con un francese, ma con altro peso e con altre ragioni. Perché la colpa di Paul Pogba non è stata un errore tecnico, ma un ritardo. Si è presentato in ritiro, alla vigilia di una partita delicata come un ottavo di Europa League, quando i compagni erano già a tavola. Imperdonabile per un professionista che, in cambio di uno stipendio da 8 milioni (più bonus), ha giocato finora un paio di spezzoni insignificanti; per un uomo di 30 anni, chiamato alla Juve per essere leader e non per fare gite sulla neve. Allegri lo ha opportunamente escluso dai convocati, la società lo multerà. Considerando l’insofferenza di Psg e Juve per i due giocatori, l’idea sorge spontanea: uno scambio. Come nei film di spionaggio. Accompagnarli a un Checkpoint Charlie, diciamo la frontiera di Ventimiglia, scortati da due garanti, diciamo Materazzi e Zidane, ed effettuare il baratto. Zidane, candidato a sostituire Galtier, riporterebbe al Psg il parigino Pogba; Materazzi condurrebbe Verratti da Allegri, che ha trascorsi pescaresi e quindi avrebbe già una base d’intesa con Marco".