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La sfida all'Inter e poi la sosta, con la Juve che avrà tanto da vedere fuori dal campo. Dopo questa sera, in attesa dell'1 aprile contro il Verona, i bianconeri torneranno a concentrarsi sulle vicende giudiziarie. E negli ultimi giorni del mese di marzo si preannunciano roventi tra giustizia sportiva e giustizia ordinaria, in attesa di scoprire eventuali evoluzioni anche sul fronte Uefa. Come riporta Tuttosport, dopo la proroga di 20 giorni chiesta da Chiné l' 8 marzo scorso, il conto alla rovescia per la chiusura del secondo fascicolo da parte della Procura Figc sui conti del club bianconero è vicino alla fine. L’udienza preliminare dell’Inchiesta Prisma è fissata a lunedì 27 marzo, "quando il gup Marco Picco- si legge - dovrà in primo luogo esprimersi sul tema della competenza territoriale, dal momento che i legali della difesa – alla luce della contestazione di reati che comprendono anche l’aggiotaggio – hanno chiesto uno spostamento del processo a Milano, dove ha sede la Borsa, o in seconda battuta a Roma, dove si trovano materialmente i server di Piazza Affari".
 
Come andrà? Si legge ancora: "L’esperienza del giudice, secondo quanto filtra dai corridoi tra le aule, potrebbe infatti consigliargli di passare la “patata bollente” alla Corte di Cassazione, in ossequio a un nuovo istituto introdotto dalla recente Riforma Cartabia al fine di “dar vita a un meccanismo, ispirato a obiettivi di efficienza e di ragionevole durata, volto a porre il processo in sicurezza da questioni relative alla competenza”. E in modo tale da “evitare casi, che si sono verificati, in cui l’incompetenza, tempestivamente eccepita, è stata riconosciuta fondata solo in Cassazione, con conseguente necessità di dover iniziare da capo il processo”. Un’eventualità che dunque può già essere esclusa per l’Inchiesta Prisma, in cui tutt’al più – giust’appunto – la Corte di Cassazione verrà interpellata prima di passare dal via". Così l'iter giudiziario sarebbe più lungo, perché sarebbero necessari tra gli uno e i tre mesi per arrivare a un verdetto.