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Paul Pogba è ancora fermo ai box come sappiamo dopo l'essere risultato positivo al doping dello scorso 11 settembre. Paul era risultato positivo in seguito alla prima gara di campionato: quella contro l'Udinese dello scorso 20 agosto, positivo poi ad analisi e controanalisi. Inizialmente l'udienza del francese era prevista per il prossimo 18 gennaio, ma è stato chiesto dai legali di Paul lo slittamento. Quindi si terrà in seguito al 15 febbraio, come scrive oggi Tuttosport. Ricordiamolo: Pogba è stato condannato a quattro anni di squalifica e il suo stipendio che doveva essere di nove milioni è ridotto al minimo salariale, circa 2 mila euro al mese.

LA STRATEGIA- I suoi legali sono al lavoro per ridurgli la pena in maniera drastica o addirittura annullarla, sì ma come fare? L'obiettivo è quello di capire come quella sostanza sia entrata nel corpo di Paul che mai aveva nemmeno confessato ai dottori della Juventus di aver assunto una sostanza potenzialmente positiva. Pogba è risultato positivo al Dhea, ovvero il pentadeidroepiandrosterone che è un ormone precursore del testosterone. Al momento Pogba non può nemmeno allenarsi sui campi della Continassa ma prosegue il suo lavoro nella sua villa nel precollina torinese, in attesa della sentenza. Probabilmente la sentenza si terrà in sessione unica e quindi con verdetto atteso entro 48 ore. Qualora non fosse quello auspicato si potrebbe ricorrere ancora al Tas di Losanna ed eventualmente, in ultimissima istanza, alla Corte federale svizzera. Legali al lavoro per cercare prove per liberare Paul, ma non sarà certo così facile.