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Diciamo che Morata è stato un regalo, uno di quelli che Andrea Pirlo ha scartato ben volentieri e senza attendere la mezzanotte del 24. No, Alvaro Morata serve subito, immediatamente: dà profondità e lancia la Juve nei suoi giri. Quelli giusti. Ecco allora che il piano partita contro il Genoa, già studiato, potrebbe sensibilmente cambiare. Perché sensibile è la differenza tra l'avere Alvarito e il non averlo. 

L'IDEA - Stando alle ultime arrivate alla Continassa, Pirlo potrebbe però restare sulla via ormai tracciata. E cioè: ci sarà una nuova occasione per Paulo Dybala, titolare nel derby e con una sola manciata di minuti al Camp Nou di Barcellona. Insomma, va bene la buona notizia, ma il concetto di fondo non cambia per la Juventus: i giocatori si ruotano e a turno si rifiata tutti. Pure se Morata infila una prestazione sontuosa dopo l'altra. 

STESSE ZONE - Non solo: Pirlo avrebbe intenzione di lanciare nuovamente Kulusevski dal primo minuto, nonostante sia palese l'incompatibilità tattica con il dieci argentino. I due si pestano i piedi, calcano le stesse mattonelle, faticano a trovare il feeling in campo. Soprattutto, a loro si legano le ultime incertezze tattiche di questa gestione. Sarà una prova del nove per tutti, la sfida di Marassi. Il paradosso? Il nove neanche ci sarà. Almeno fino all'estremo caso di bisogno.