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Tutto vero, João Cancelo può lasciare la Juventus dopo una sola stagione. Non è un segreto che il rendimento del portoghese negli ultimi mesi non abbia convinto Max Allegri: anche di lui si parlerà nel fatidico incontro con Andrea Agnelli mentre da entrambe le sponde di Manchester si sono già attivati. Eppure, al netto di un calo evidente del terzino ex Valencia in questo 2019, una scelta di questo tipo assomiglia più ad un errore che ad un affare. Un errore di cui la dirigenza bianconera potrebbe velocemente pentirsi.


SERVE UNO COME LUI - A livello internazionale Cancelo è uno dei migliori giocatori nel proprio ruolo. Non il terzino più completo, non quello più affidabile, ma il più forte dal punto di vista tecnico. Basti pensare che, in una stagione ricca di alti e bassi e caratterizzata da un infortunio al menisco che l’ha tenuto ai box oltre un mese, Cancelo rimane il primo difensore bianconero per assist stagionali e il primo della rosa in assoluto per passaggi smarcanti (più di Miralem Pjanic). Non è un caso che in tutte le partite perse dalla Juve in questa Champions League - ben 4 su 10 totali - il portoghese fosse fuori dalla formazione titolare: per la crescita europea dei bianconeri servono giocatori come lui, in grado di dare freschezza alla manovra e alternative preziose in fase di possesso. Anche a costo di accettare i rischi che ne conseguono quando ad attaccare sono gli avversari. Perché “Cancelo non sa difendere” è un mito da sfatare e un eventuale sacrificio sul mercato non rappresenta la giusta soluzione a questa nuova incognita tattica di Allegri. Lo stesso Allegri che solo tre giorni fa assicurava: “E’ giovane e può migliorare”.


ERRORE IMPERDONABILE - Sì, Cancelo può e deve migliorare. Se lo aspetta la stessa Juve, che da lui pretende giustamente il massimo dopo gli oltre 40 milioni di euro investiti in estate. E’ stato l’affare che ha scongelato definitivamente i rapporti con Jorge Mendes, ma anche la conferma di una precisa necessità sul mercato: serviva maggiore qualità sulla fascia destra e Cancelo l’ha portata. Si prenda la sua partita-simbolo, ad Amsterdam contro l’Ajax: dopo essere stata letteralmente presa a pallonate, la Juve ha sbloccato il match con un cross telecomandato del numero 20 per Ronaldo, per poi subire il pareggio di Neres dopo una sua disattenzione. Cancelo può e deve migliorare, ma sacrificarlo sull’altare dell’equilibrio (tattico e di bilancio) accettando un’offerta superiore a 60 milioni non farà altro che indebolire la rosa bianconera. Per una Juve che ha cercato per anni un terzino destro di questo tipo, sarebbe un errore imperdonabile.