Proprio in riferimento a McKennie (e Kulusevski), ieri abbiamo esordito scrivendo: "Male, bene (o benino), di nuovo male". A ventiquattr'ore di distanza, o poco più, non possiamo parlare, per lui, di un passaggio a vuoto, ma nemmeno esaltarci per un giocatore che continua a sembrare la copia sbiadita di quello visto lo scorso anno, sul quale non a caso si rincorrono di giorno in giorno le voci di mercato. Le ultime indiscrezioni parlano di un'ipotesi di cessione all'Atletico Madrid in cambio di Alvaro Morata, che difficilmente in estate potrà essere riscattato dai bianconeri per 35 milioni di euro, ovvero la cifra inizialmente stabilita con il club iberico. In alternativa, una possibile destinazione sarebbe la Premier League, campionato dove è stato accostato a diverse squadre in cerca di rinforzi per il centrocampo.
Ad oggi l'unica certezza è che il futuro di McKennie appare - perdonateci il gioco di parole - più incerto che mai. Intanto, però, una (piccola) gioia la serata all'Allianz Stadium gliel'ha regalata, con lo "zero" alla voce gol trasformato in "uno". Chissà che non possa essere un segnale di ripartenza. Sicuramente è un primo tassello per provare a raggiungere l'obiettivo fissato da Max Allegri, che in estate, senza mezzi termini, gli aveva urlato: "Weston, quest'anno ne voglio dieci".