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Siamo a marzo 2022; solitamente, un contratto in scadenza nel 2024 non dovrebbe preoccupare tanto: il tempo, per avviare le trattative c’è. Tutto cambia, però, se si parla di uno dei giovani più forti in Europa, di un leader centrale nel progetto, di un assistito di Mino Raiola.
 
Chiaro, stiamo parlato di de Ligt e del suo accordo con la Juventus, in scadenza nel 2024. A dicembre, le parole del suo agente ai media olandesi spaventarono la tifoseria bianconera: “De Ligt è pronto per un nuovo step”. La risposta, mesi dopo, è arrivata dalla stessa voce del centrale di difesa: “Quello che ha detto Raiola risale a 3 mesi fa, tante cose possono cambiare”.
 
Ma cosa è cambiato? A tracciare una sintesi dei motivi che avrebbero convinto de Ligt a stringersi ancora di più alla Juve è Tuttosport. Primo motivo: il sentirsi al centro del progetto. Le assenze di Chiellini e Bonucci hanno caricato di responsabilità le spalle del giocatore, spalle larghe, su cui queste responsabilità riposano come fossero a casa loro. Lo abbiamo imparato a conoscere, non è tipo da sottrarsi. Secondo motivo: la Juventus ha ripreso a marciare, a dicembre il quarto posto sembrava quasi una chimera, oggi si parla addirittura di scudetto. Terzo motivo: l’acquisto di Vlahovic, segno tangibile della volontà della proprietà di alzare l’asticella e rendere la rosa sempre più competitiva. Per tutto questo, le trattative per il prolungamento di contratto potrebbero presto subire un’accelerata.