Per quel che riguarda le icone, Marcorè ha detto di essere legato alla Juve di Scirea: "Era un calcio che faceva sognare più di quello attuale: più epico, meno miliardario, più naïf. La voglia di vincere invece rimane la stessa. Scirea è il mio preferito e so che nessuno si risentirà. Chiunque gli riconosceva qualità umane e tecniche uniche: corretto, taciturno, completo, dotato di grazia dentro e fuori dal campo. La sua scomparsa prematura ha lasciato tutti senza fiato. Era una brava persona".
Juve, parla il tifoso Marcorè: 'Il mio giocatore preferito? Gaetano Scirea'
Tra i tifosi vip della Juventus c'è Neri Marcorè. Intervistato da Tuttosport, l'attore ha parlato del suo rapporto con il calcio e con il club bianconero. "Ovvio che non si possa sempre vincere - ha detto parlando della stagione in corso -, ma l’importante è essere competitivi. La Juve sembra affrontare difficoltà inattese. Ma si sa, come nella vita ci sono alti e bassi, nel calcio esistono cicli e fasi complicate. Mi piace sostenerla nel bene e nel male, senza dare la vittoria per scontata. Senza la presunzione di capirne di più di chi si allena e studia tutta la settimana. Gioisco quando si alzano trofei, non mi abbatto nelle stagioni meno felici. Perché so che la società è forte, seria e fa tesoro degli errori".
Per quel che riguarda le icone, Marcorè ha detto di essere legato alla Juve di Scirea: "Era un calcio che faceva sognare più di quello attuale: più epico, meno miliardario, più naïf. La voglia di vincere invece rimane la stessa. Scirea è il mio preferito e so che nessuno si risentirà. Chiunque gli riconosceva qualità umane e tecniche uniche: corretto, taciturno, completo, dotato di grazia dentro e fuori dal campo. La sua scomparsa prematura ha lasciato tutti senza fiato. Era una brava persona".
Per quel che riguarda le icone, Marcorè ha detto di essere legato alla Juve di Scirea: "Era un calcio che faceva sognare più di quello attuale: più epico, meno miliardario, più naïf. La voglia di vincere invece rimane la stessa. Scirea è il mio preferito e so che nessuno si risentirà. Chiunque gli riconosceva qualità umane e tecniche uniche: corretto, taciturno, completo, dotato di grazia dentro e fuori dal campo. La sua scomparsa prematura ha lasciato tutti senza fiato. Era una brava persona".