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Dire che per il rush finale Massimiliano Allegri avrà bisogno di tutti è quasi scontato. La vera notizia, quindi, è piuttosto un'altra: finalmente, salvo forfait dell'ultimo minuto, il tecnico bianconero li avrà davvero tutti, almeno in un reparto. Per la sfida di sabato sera contro il Verona la Juve si presenterà all'Allianz Stadium con Dusan Vlahovic, Arek Milik, Moise Kean, Angel Di Maria e Federico Chiesa, insomma con l'attacco al gran completo come forse in stagione non lo era mai stato. 

Un'abbondanza niente male, con la prima buona notizia rappresentata proprio dal rientro del polacco dopo l'infortunio che lo ha costretto ai box per due mesi: come sottolinea Il Corriere dello Sport, con lui Allegri ritroverà la prima alternativa - ma anche la spalla ideale - del serbo, che da parte sua si ripresenterà alla Continassa forte dei tre gol in due partite segnati con la sua Nazionale. E poi c'è Kean, che ha ormai scontato la squalifica rimediata per il momento di follia contro la Roma e dovrà dimostrare (di nuovo) di meritarsi un posto in squadra, nel momento in cui appunto sarà importante poter fare affidamento su tutti, nessuno escluso.

La Juve, quindi, potrà tornare a giocare con un centravanti vero, magari anche due. Ma il piano che funziona sembra essere quello con una prima punta e una seconda alle sue spalle, con Di Maria dunque a imperversare su tutto il fronte di attacco. Anche l'argentino in Nazionale ha ritrovato il campo (in amichevole), e da giovedì si rimetterà al lavoro alla Continassa per un finale di stagione da vivere da protagonista assoluto, soprattutto nelle notti che contano. Chi è già tornato al JTC, intanto, è Federico Chiesa, confortato dalle rassicurazioni del professor Fink sui fastidi al ginocchio. Sulle sue condizioni filtra ottimismo, pur con la necessaria cautela. Ma ad ogni modo l'azzurro è un ulteriore importante pezzo di un "puzzle" ormai completo: Vlahovic non è più solo, la Juve può sorridere.