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Si è dato un segnale. Anche nelle difficoltà, soprattutto nelle difficoltà. Ed è stato detto, in sostanza, che la Juve è questa roba qui: la squadra dei primi dieci minuti, potenzialmente devastante, e pure quella degli ultimi dieci, potenzialmente devastata. Giochi di parole a parte: è la fragilità di questo gruppo a dare una traccia, una sorta di scheda di lavoro per Allegri. Dovrà capire lui come tornare a difendere da fortino, e allo stesso tempo come "difendersi" da un reparto diventato ultima ruota di un carro alle volte sgangherato. Chiellini nel finale è diventato necessario per evitare il tracollo. Oltre il gol di Candreva, estemporaneo perché frutto di un'uscita insensata di Cuadrado, la Juve ha patito solo la sua preoccupazione, da Torregrossa a Quagliarella sono arrivati ben pochi grattacapi. 

INIZIA UN'ALTRA STAGIONE - E allora, i tre punti. Finalmente, anche in casa, i tre punti. Che muovono e smuovono, che cambiano anche gli orizzonti della Juve: era una necessità, oltre che un desiderio. E una sorta di preparazione mentale a un rush finale delicato e imprescindibile: Chelsea e Toro diranno probabilmente cosa sia e cosa sarà la squadra di Allegri. Intanto tra La Spezia e Samp ci sono due mattoncini in più per evitare che piova in salotto, secchi belli grossi che in qualche modo riescono a contenere un po' di perdite. Va bene così. Anzi: va bene anche così. Per tutto il resto, la sensazione è che ci sia bisogno di tempo. E anche della ruota della fortuna girata in direzione opposta. 

CHIUDERE BENE - Ora l'imperativo è complicato e diventa chiudere bene: Dybala salterà almeno Chelsea e Torino per il problema muscolare che l'ha costretto al cambio. Morata salterà certamente i Blues e vedremo se tra una settimana riuscirà a esser pronto per il derby. La fragilità della Juve si scontrerà stavolta con l'obbligo di far bene, per dare un segnale e semplicemente per fare classifica. Se pensavate che il momento più difficile fosse alle spalle, sappiate che le montagne russe sono appena all'inizio. Su e giù, come in Juve-Samp. Allegri spera che il finale di partita sarà esattamente il finale di stagione: in difficoltà, sofferenti, senza fiato. Ma vincenti.