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Evidentemente la classe, quella vera, non appassisce mai. Magari a volte può sembrare un po' sfiorita, in debito di acqua e di ossigeno, ma spesso le può bastare una sola goccia di elisir per sbocciare più bella che mai, quasi a regalare l'impressione che il tempo si sia fermato. Ecco, è proprio questo il caso di Paul Pogba, che dopo i primi convincenti segnali di ripresa lanciati nelle ultime partite di campionato - solo scampoli di gara, ciò che le sue condizioni fisiche gli consentono, almeno a sentire Massimiliano Allegri - ha illuminato la Juve con le sue giocate anche nella prima semifinale di Europa League contro il Siviglia, riuscendo persino a risultare determinante.

Innegabile, infatti, che dal momento del suo ingresso in campo nella ripresa la partita sia cambiata, prendendo un altro ritmo a favore dei bianconeri che stavano faticando tanto - quasi oltre ogni logica - nel tentativo di rimettere in carreggiata una gara che per lunghi tratti sembrava destinata ad avere un esito infausto, con tutte le conseguenze del caso anche in vista del ritorno in Spagna. Tra controlli di palla perfetti - anche di testa, a mo' di giocoliere - e spunti degni di un fuoriclasse il Polpo ha avuto anche il merito della zuccata nell'area avversaria che di fatto si è trasformata in un assist per il gol di Federico Gatti, di un'importanza stratosferica per la "missione" bianconera, che nella prima "spedizione" all'Allianz Stadium è stata compiuta solo parzialmente.

Ma la buona notizia, ora, è un'altra: quelli di Paul Pogba, infatti, non sono più solo lampi, guizzi momentanei di un talento che, come dicevamo in apertura, di fatto non è mai scomparso, ma sono segnali a tutti gli effetti di una condizione fisica e atletica che, passo dopo passo, partita dopo partita, sta ritornando quella ideale, dopo un calvario che il classe 1993 si sta trascinando dalla scorsa estate, un incubo che sembrava non finire mai. L'aria sta cambiando anche per il numero 10, che adesso non vuole più fermarsi, consapevole che non è troppo tardi per offrire il suo contributo alla causa della Juve. Ci sono ancora da conquistare una finale di Europa League e un piazzamento Champions per la prossima stagione (questioni giudiziarie permettendo, chiaramente), entrambi obiettivi per cui il talento e l'esperienza di Paul potrebbero fare la differenza. E un pensiero, neanche a dirlo, sorge inevitabile: chissà se fosse stato a disposizione per tutti questi mesi...