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Sconfitta, eliminazione e primo obiettivo stagionale già fallito. La Juve si lecca le ferite e affronta uno dei giorni più difficili degli ultimi 10 anni. Il morale non può che essere nero, perché intorno a una sconfitta di questa portata - non il risultato di ieri sera ma l'intero percorso - circolano tutte le riflessioni per un futuro che deve necessariamente diverso dal presente e dal recentissimo passato. Aldilà di ogni valutazione su Massimiliano Allegri, che Agnelli ha confermato dopo Haifa, i pensieri sulla rosa e su chi verrà sono all'ordine del giorno, a maggior ragione in una serata in cui i giovani entrano e fanno la differenza, dopo le enormi difficoltà dei senatori.

RIFONDAZIONE - Sì, perché il ko contro il Benfica, oltre che essere un macigno sul percorso di Allegri alla Juventus, rischia anche di essere un ostacolo complesso da superare per quella vecchia guardia che ha palesato tutte le proprie lacune e un rendimento troppo al di sotto degli standard, a cui loro stessi avevano abituato. Da Cuadrado a Bonucci, nel mirino sono finiti in tanti, ma loro sono senza dubbio i più bersagliati. La sensazione, oggi più che mai, è che alla Juve serva una vera rifondazione, seguita da un solo progetto tecnico e societario, fatto di fiducia e pochi cambi di rotta. Fatto anche di giovani, invocati a gran voce dai tifosi, ma non solo. Il primo nome? Iling-Junior. La sua prestazione di ieri, quella spensieratezza, unita alla voglia e quella brillantezza nel saltare l'uomo sono piaciute tanto e il suo nome è balzato in un attimo in cima alla lista delle preferenze. 

PROGETTO GIOVANI - Classe 2003, talento strappato al Chelsea e in odore di rinnovo è uno di quei giovani che stanno iniziando ad uscire dal settore giovanile. Sì, nella giornata più nera, una buona notizia c'è: il lavoro di questi anni fatto tra U17, U19, e Next Gen inizia a pagare e ora prospetti da seguire, ma soprattutto su cui investire sono tanti. Giocatori di 19 anni, da inserire con costanza nelle rotazioni, che possono dare nuova linfa alla Juve, ma anche da coltivare e aspettare per costruirsi un futuro in cui il riciclo e la produzione di talenti sia davvero all'ordine del giorno. La Juve questa strada l'ha intrapresa qualche tempo fa e ora può iniziare a raccoglierne i frutti... già da ora, con il coraggio di rischiarli in mezzo a tutte queste difficoltà.

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