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Oggi, alle 14:30, ci sarà la conferenza stampa per il ritorno di Massimiliano Allegri alla Juventus, insieme a lui anche il presidente Andrea Agnelli. Un passaggio simbolico, che segna l’inizio del secondo ciclo del tecnico livornese in bianconero. Negli anni, seduto sul banco delle conferenze stampa, negli studi televisivi o davanti al microfono in un post partita, Allegri ha regalato frasi che sono diventate, a loro modo, storiche; che hanno contribuito a costruire il personaggio.

In attesa di quello che dirà questo pomeriggio, qui di seguito sono raccolte alcune delle citazioni che fanno parte del repertorio di Allegri

CORTO MUSO
- "Ti intendi di ippica? Nei cavalli basta mettere il musetto davanti, non di 100 metri. Foto, corto muso, chi perde di corto muso è secondo, chi vince si così è primo. Non è che resta scritto “ho vinto di 30”, 84 punti, se il Napoli non le vince tutte bastano ed avanzano pure”

IPPICA - "Quarant'anni fa andai a giocare un cavallo che si chiamava Minnesota. L'allibratore mi disse che era più facile che io finissi ad allenare in Serie A... beh, vinse Minnesota e io sono arrivato in Serie A!"

ARRIVO ALLA JUVE - "Quando sono arrivato era normale ci fosse contestazione. Era andato via un grande allenatore ed era arrivato quello antagonista degli anni precedenti. Sto portando avanti il mio programma e spero di portare a casa qualche trofeo. Nel calcio come nella vita il tempo aggiusta tutto. Conta solo fare risultati. Può passare chiunque ma la colonna portante rimane la società". 
“In Italia ci sono 50 milioni di tifosi, 12 sono della Juve, gli altri del Milan, dell’Inter, della Roma e via così. Tutti sono contro la Juve. Ora me ne rendo conto”

CHAMPIONS LEAGUE - "Quando sono arrivato io, la prima volta che abbiamo giocato la Champions col Malmoe, c'era gente bianca come questo pallone!”

SARRI - "A Sarri non gli sto più dietro: una volta è il campo, una volta la settimana in meno... per me è una sua strategia per crearmi della confusione!"
“Sarri non si presenta in conferenza? Mi dispiace per i giornalisti che non lo troveranno. Io a scuola avevo tante assenze, ma in conferenza ho solo presenze”

GABBIONE - "Ci sono giocatori che vincono le Champions, i campionati, che si salvano. Poi ci sono quelli che non vincono mai e ci sarà un motivo. Nel gabbione a Livorno ho perso solo un torneo. Ci sarà un motivo. Non c’è più mestiere, è tutta teoria… Quelli che vincono sono più bravi degli altri. Ora vorrei fare un esempio ma se lo faccio viene giù tutto"

CALCIO SPETTACOLO - "Quando non si attacca non bisogna vergognarsi di difendere bene perché l'obiettivo finale è il risultato che bisogna raggiungere in qualunque modo. Sono contento di quelli che fanno il calcio spettacolo, per me lo spettacolo lo si va a vedere al circo"