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Una giornata chiave in casa Juve. Alle 10, infatti, inizierà l'Assemblea ordinaria degli azionisti bianconeri, che in questo periodo eccezionale si terrà alla Continassa e non all'Allianz Stadium. Un'ora di discussioni circa prima del CdA finale e della conferenza stampa di Andrea Agnelli, prevista per le 15.30 allo Stadium. 

I TEMI - Tanti i temi da toccare, alcuni anticipati anche dal botta e risposta pubblicato ieri, che ha coinvolto Juventus e l'azionista Danubi. Prima di tutto, però, c'è l'approvazione di bilancio, che ha visto anche una riunione straordinaria successiva alla cessione di Gonzalo Higuain che ha gravato anche sulla voce perdite, portandole a 89,7 milioni di euro. Ha chiuso così la stagione 2019/20, con 31,5 milioni in più rispetto all'anno precedente. Ma non solo. Da trattare ci saranno anche alcuni casi spinosi come quello che coinvolge Luis Suarez, con una nuova presa di posizione ufficiale del club: "La Juventus non ha organizzato l'esame di Luis Suarez. Non sussiste nessun rischio di responsabilità per la società". E ancora: "Non è vero. Le frasi riportate non corrispondono al contenuto delle telefonate. Sono frutto di un racconto distorto effettuato improvvidamente da personaggi tenuti all'osservanza del segreto istruttorio. Non è stata affidata alcuna organizzazione dell'esame all'avvocato Turco. Quando verrà meno il segreto istruttorio sulla vicenda sarà possibile fornire ulteriori elementi a piena conferma del corretto operato degli avvocati e della società. L'indagine è in corso ed è coperta dal segreto come più volte ribadito dal Procuratore di Perugia, dott. Cantone. La società è del tutto estranea alla vicenda dell’esame di Luis Suarez, esame che il giocatore ha deciso autonomamente di affrontare nonostante la Juventus avesse già comunicato a lui e pubblicamente la volontà di non tesserarlo". Anche Calciopoli è tornata di attualità, come ferita mai rimarginata, con una promessa della Juve: “Ogni tentativo di ottenere la riassegnazione degli scudetti sarà effettuato dalla Società”. Battaglie da portare avanti nel consueto silenzio pubblico. 

DIRIGENZA - È un giorno importante per anche per i dirigenti. Il giorno della verità, come definito nelle ultime settimane, perché con tutti i contratti in scadenza anche le loro posizioni saranno passibili di nuove valutazioni. Una su tutte quella di Paratici, già messo in discussione più volte dalla pubblica opinione e dalle indiscrezioni. La possibilità rivoluzione c'è.