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Vertice in arrivo. La Juve si ritroverà oggi sul campo dopo la tournée estiva e due giorni di riposo, ma si ritroverà anche per parlare di mercato, perché per tornare al vertice, in campionato, manca ancora tanto, forse troppo. Presi Pogba e Di Maria, primi obiettivi, oltre a Bremer, la Juve e Max Allegri era volati sereni negli Usa, ma l'infortunio di Pogba ha cambiato gli umori, oltre al fatto che il mercato di rinnovamento profondo voluto dalla Juventus si è fermato lì. E anche la situazione uscite non si è sbloccata, soprattutto a centrocampo. Tutto fermo a circa 10 giorni dall'inizio della stagione, non senza preoccupazione. 

LA PREOCCUPAZIONE - Insomma - si legge sul Corriere dello Sport - in campo, i conti non tornano dal punto di vista di Allegri, che è preoccupato e chiede di più. Ma la linea della società è chiara: il bilancio parla e investimenti fuori programma non sono più previsti, un messaggio da parte della proprietà che è già arrivato forte e chiaro all'area tecnica. Ed è questa diversa visione sui conti da far tornare che si discuterà oggi, al fine di trovare le soluzioni migliori per rinforzare la squadra tutelando gli equilibri di bilancio, scrive il quotidiano. Investimenti e volti nuovi ci saranno, la Juve non può essere e non sarà questa, ma prima devono arrivare altre cessioni per sbloccare la seconda fase del mercato in entrata. Così la Juve prova a sfruttare il pressing del Galatasaray per Rugani, tratta con il Valencia per il prestito di Arthur e tiene aperta la porta anche all'addio di Rabiot.

E IN ENTRATA? - Con l'addio di Rugani ecco Milenkovic, ma non solo. A centrocampo c'è Paredes, anche se la valutazione è ancora elevata e i nomi possono crescere. Sono poi ore decisive per Kostic, che ha preso tempo con il West Ham. In attacco, invece, salgono le quotazioni di Depay a cui il Barcellona ha proposto la lista gratuita (l'olandese l'accetterà solo dopo aver trovato una squadra).