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Ormai Calciopoli ci inseguirà per sempre. Capita anche per un corso di formazione interno proposto dalla Juve per i propri giornalisti e approvato dall'esecutivo dell’ODG che ha approvato la proposta del club bianconero. La notizia è stata data da Professione Reporter dove si legge: “E’ la prima volta che tale opportunità viene concessa a un sodalizio sportivo. Erano stati finora approvati corsi di formazione aziendali da svolgersi all’interno e a cura di società editoriali. Il tema ha suscitato una discussione all’interno dell’organo di governo dell’Ordine e alla fine il corso è stato approvato a maggioranza. Potranno partecipare i giornalisti che si occupano di comunicazione per la Juventus. La discussione ha riguardato anche la scelta dell’argomento “diritto all’oblio”, visto il coinvolgimento della Juventus nell’inchiesta Calciopoli e gli scudetti revocati degli anni 2005 e 2006”. 

SPIEGAZIONE - La notizia è stata commentata anche da Carlo Verna, presidente dell'Ordine dei Giornalisti: “La richiesta ci è arrivata dalla Juventus: si tratta di un corso aziendale e ci hanno chiesto di poter assegnare crediti formativi ai loro sette dipendenti che si occupano di comunicazione. La discussione è stata anche sul tema, ma quello non ci compete. L’esecutivo ha votato di concedere l’opportunità formativa a una società sportiva non editoriale. In punta di diritto, non sta scritto da nessuna parte che sia vietato”.

POLEMICHE - Il "diritto all'olbio" è un punto su cui stanno battendo tanti commentatori sul web in queste ore, a partire dai soliti Pistocchi e Ziliani. “L’Ordine discute, poi approva: d’altronde, ha accettato l’iscrizione di Luciano Moggi“, scrive il giornalista Mediaset a cui fa eco il collega de Il Fatto Quotidiano: "Non è Lercio, è una notizia vera: corso di formazione, giornalisti, Juventus, Calciopoli, diritto all’oblio…”. Da quello che dicono sembra che la Juve voglia indottrinare i giornalisti mentre invece si tratta di un corso di formazione interno al club bianconero. Tanta polemica per nulla, insomma, ma siamo abituati.