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Alla Juventus manca qualità a centrocampo per poter esprimere il "calcio liquido" del futuro con la giusta velocità e verticalità? Il mercato dei prossimi anni potrebbe portare il nome giusto per proiettarsi direttamente nel futuro: si tratta di Luca Oyen, nato in Inghilterra ma belga a tutti gli effetti (suo papà Davy era un terzino che giocò, tra le altre, in patria nell'Anderlecht e nella vicina Olanda nel PSV) e di mamma italiana, da qui il nome di battesimo a noi decisamente familiare.

IDENTIKIT - Oyen gioca più avanzato rispetto al padre: è una mezzala dal piede sopraffino, tanto da poter giocare, oltre che nel centrocampo a tre, come trequartista. È appena diventato maggiorenne e si sta facendo notare nel Genk, un vivaio che ha contribuito a formare campioni del calibro di Courtois, Ferreira Carrasco e soprattutto Kevin De Bruyne, al quale Oyen viene paragonato con insistenza.

LA JUVE - Come racconta Calciomercato.com, Oyen quest'anno sta giocando in pianta stabile in prima squadra ed è legato al Genk da un contratto fino al 2022, con opzione di prolungamento biennale. Bisogna mettere sul piatto le cifre giuste per accaparrarselo, e tra le tante big europee ad averlo messo nel mirino c'è la Juventus del suo idolo Cristiano Ronaldo. Nello staff bianconero è soprattutto Roberto Baronio a essere impressionato da lui, dopo che fece ammattire i suoi giocatori in Youth League quando il Bruges affrontò il Napoli nell'ottobre 2019: l'attuale vice di Pirlo era l'allenatore della Primavera partenopea.