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Mentre Agnelli, Elkann e Ronaldo visitavano lo stabilimento della Ferrari a Maranello, Pirlo conosceva ansiosamente il suo destino alla Continassa. La dirigenza ha deciso di rinnovargli la fiducia fino al 23 maggio, ultima partita di campionato contro il Bologna. Da lì, spazio alle decisioni, di quelle che faranno voltare definitivamente pagina ai 9 anni di gloria e successi. La Juve dovrà ripartire da questo spirito, consapevole di inaugurare una sorta di anno zero.

ZIDANE E ALLEGRI - Salvo sorprese, Pirlo non ne farà parte. La conferma di Nedved sembra circostanziale, e proprio sul bresciano verranno condotte le valutazioni più attante, soprattutto per il suo successore. Come scrive Tuttosport, in Francia continuano a sostenere come Zinedine Zidane possa lasciare il Real Madrid. Il rapporto con Florentino Perez non è più quello di un tempo, il secondo ciclo in Blancos non è stato paragonabile al primo e per questo entrambe le parti potrebbe decidere di cambiare strada. All’orizzonte due ipotesi: diventare ct della Francia oppure sbarcare a Torino, questa volta in giacca e cravatta. Zidane rappresenterebbe un grosso esborso per le casse bianconere, ma da sempre è un pallino di Agnelli ed accetterebbe – si legge – anche senza Champions. Lo stesso vale per Massimiliano Allegri, il grande ex, altro candidato caldo per la panchina della Vecchia Signora. Nel suo caso, però, si innestano discorsi di altro tipo, come la difficile coesistenza con Paratici e Nedved.

GLI OUTSIDER – Occhio anche agi outsider, perché in caso di Europa League il ridimensionamento sarà inevitabile e dunque è necessario tenere in considerazione profili meno blasonati. Come Gattuso, in rotta di collisione con il Napoli, oppure Simone Inzaghi. O ancora, come scrive il Corriere dello Sport, Mihajlovic, con cui ci sarebbe stato un contatto nelle scorse settimane.