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La difesa meno battuta della Serie A, quella della Juventus, ha retto anche all'urto dell'assalto dell'Inter, che doveva rimontare dopo la sconfitta per 2-1 subita nell'andata delle semifinali di Coppa Italia. Niente da fare, 0-0 e bianconeri qualificati alla finale. Partita attenta quella della squadra di Andrea Pirlo, che si è resa pericolosa solo in un paio di occasioni con Ronaldo, ma che allo stesso tempo non ha mai rischiato seriamente di subire gol, annullando la coppia Lukaku-Lautaro, la più prolifica del campionato. Pirlo a fine partita esulta (" Loro non hanno mai tirato in porta") e parla così dei suoi difensori: "Nelle ultime due partite hanno giocato tutti e hanno fatto benissimo, ho la fortuna di avere 4 centrali e hanno assimilato benissimo i nostri schemi. Girgio sta facendo bene, Demiral si sta riprendendo bene, De Ligt è tornato dopo il covid. Hanno tutti caratteristiche diverse, Demiral e De Ligt possono giocare l'uno contro uno anche a campo aperto e hanno dimostrato sia all'andata che al ritorno di essere due grandissimi giocatori". Dalla sconfitta con l'Inter in campionato in avanti, in tre competizioni (Serie A, Coppa Italia e Supercoppa) Pirlo ha trovato la quadra, con un atteggiamento più difensivo e grazie alle super prestazioni di Chiellini, Bonucci, De Ligt e Demiral. Resta da capire, ora, se questa super difesa potrà anche essere l'arma per provare a vincere la Champions.

L'opinione di chi scrive è che in Champions non basterà avere quattro centrali del calibro di quelli della Juve. E' vero che forse nessun altro ha quattro giocatori quel livello in rosa, per abbinamento di esperienza e freschezza, forza fisica e conoscenze tattiche. Ma è altrettanto vero che in Europa non basta difendersi, e che un atteggiamento come quello mostrato dalla Juve contro Roma e Inter potrebbe alla fine essere controproducente. E oltretutto, analizzando la media gol subita nei rispettivi campionati dalle otto squadre favorite per la Champions, vediamo che quella della Juve (la migliore in Italia) è solo la quinta. L'atteggiamento prevalentemente difensivo può pagare in Italia (e lo dimostrano i nove scudetti di fila), ma non in Champions, dove anche il fatto di avere i quattro centrali più forti può non bastare. Perché le altre difendono altrettanto bene, ma attaccano meglio. 

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