BILANCI CONTRO - Sulla carta non c’è partita. Se per carta si intendono, appunto, i conti di Juve e Napoli. Nonostante ricavi in perdita di 58 milioni rispetto al 2016/17 la Juve ha chiuso l’ultimo bilancio con un fatturato di poco sopra ai 500 milioni di euro con ricavi pari a 402 milioni di euro, praticamente il doppio rispetto agli incassi del Napoli che nel periodo precedente (2016/17, l’ultimo disponibile) ha incassato poco più di 200 milioni di euro. Tra le voci che concorrono ad allargare lo spread tra bianconeri ed azzurri c’è quello dei ricavi gara: la Juve ha incassato circa 56 milioni di euro nel 2017/18 e 57 nella stagione precedente quando il Napoli si è fermato a 19,7 milioni di euro. Con la differenza ci paghi un anno di stipendio di Cristiano Ronaldo e qualcosa avanza pure.
TANTE INCOGNITE - I numeri, insomma, sono tutti a favore della Juventus ma come sottolinea giustamente Allegri in campo non scendono i fatturati ma i calciatori. I bianconeri, tra campionato e Coppa Italia, hanno perso due degli ultimi tre incontri giocati contro i partenopei (tre vittorie del Napoli nelle ultime 10 con sei successi bianconeri e un pareggio) e anche i numeri tra Ancelotti e Allegri sono in bilico con due pareggi e una vittoria a testa. Rispetto alla passata stagione, poi, i bianconeri avranno di fronte a sé l’incognita di scendere in campo con una squadra molto diversa rispetto a quella che era il Napoli di Sarri. “Davanti si conoscono e vanno a memoria, dietro si difendono più bassi rispetto a quando c’era Sarri”, ha chiosato Allegri nella conferenza stampa odierna. Domani sera allo Stadium l’unico bilancio che conterà davvero per il tecnico bianconero sarà quello del risultato finale. Contare gol e punti è l’unico esercizio che appassiona davvero l’allenatore della Juventus.
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