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Juventus-Napoli, in ottica scudetto, è il primo big match della stagione. Azzurri e bianconeri sono divisi da soli tre punti in campionato ed entrambi i tecnici, alla vigilia dell’incontro, hanno sottolineato come, ancora, sia troppo presto per parlare di partita decisiva. “E’ più importante per loro che per noi”, ha aggiunto però Massimiliano Allegri. Come ogni Juve-Napoli che si rispetti, poi, c’è anche il fattore extra-campo che anima la vigilia. Quello relativo al fatturato, per intendersi. Allegri ha parlato anche di questo nella conferenza stampa di oggi: "Le partite vanno vinte altrimenti il campionato non si farebbe. Basta vedere i risultati in Spagna dove Real e Barcellona hanno perso pur avendo non il doppio ma credo venti volte tanto rispetto alle squadre avversarie. Vincere non è la normalità, ci vuole impegno e sacrificio. Per vincere ci vuole testa e mantenere continuamente la tensione alta.”

BILANCI CONTRO - Sulla carta non c’è partita. Se per carta si intendono, appunto, i conti di Juve e Napoli. Nonostante ricavi in perdita di 58 milioni rispetto al 2016/17 la Juve ha chiuso l’ultimo bilancio con un fatturato di poco sopra ai 500 milioni di euro con ricavi pari a 402 milioni di euro,  praticamente il doppio rispetto agli incassi del Napoli che nel periodo precedente (2016/17, l’ultimo disponibile) ha incassato poco più di 200 milioni di euro. Tra le voci che concorrono ad allargare lo spread tra bianconeri ed azzurri c’è quello dei ricavi gara: la Juve ha incassato circa 56 milioni di euro nel 2017/18 e 57 nella stagione precedente quando il Napoli si è fermato a 19,7 milioni di euro. Con la differenza ci paghi un anno di stipendio di Cristiano Ronaldo e qualcosa avanza pure.

TANTE INCOGNITE - I numeri, insomma, sono tutti a favore della Juventus ma come sottolinea giustamente Allegri in campo non scendono i fatturati ma i calciatori. I bianconeri, tra campionato e Coppa Italia, hanno perso due degli ultimi tre incontri giocati contro i partenopei (tre vittorie del Napoli nelle ultime 10 con sei successi bianconeri e un pareggio) e anche i numeri tra Ancelotti e Allegri sono in bilico con due pareggi e una vittoria a testa. Rispetto alla passata stagione, poi, i bianconeri avranno di fronte a sé l’incognita di scendere in campo con una squadra molto diversa rispetto a quella che era il Napoli di Sarri. “Davanti si conoscono e vanno a memoria, dietro si difendono più bassi rispetto a quando c’era Sarri”, ha chiosato Allegri nella conferenza stampa odierna. Domani sera allo Stadium l’unico bilancio che conterà davvero per il tecnico bianconero sarà quello del risultato finale. Contare gol e punti è l’unico esercizio che appassiona davvero l’allenatore della Juventus.

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