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Scontro totale. Ormai Juve-Napoli si sta giocando ovunque, tranne che in campo. In scena da qualche giorno è entrata la politica, con De Luca che ha portato un tackle a piedi pari sulla Juve, difendendo l'amico De Laurentiis e attaccando Agnelli. Un fatto che ha riacceso il polverone, non solo mediatico e in attesa di una decisione del giudice sportivo - che non arriva, è stata ancora una volta rimandata - ecco la bagarre, tra 3-0 a tavolino in favore della Juve e penalizzazione per il Napoli. "La Juventus, attraverso le parole del presidente Agnelli, ha fatto una dichiarazione penosa e imbarazzante, "siccome c'è il protocollo andiamo allo stadio". Se io mi fossi comportato così avrei perso il mio onore sportivo", così ha parlato De Luca, scatenando un po' tutti, visto che nelle sue affermazioni sono stati coinvolti anche Gravina e il ct Mancini.

INNERVOSITO - Stavolta Gravina ha preferito non rispondere ufficialmente - scrive il Corriere dello Sport - ma è rimasto parecchio deluso da queste esternazioni, anche perché il protocollo è un atto ufficiale, scritto da una commissione medica e validato dal Comitato tecnico scientifico del governo. E nei palazzi inizia a circolare un certo fastidio per quella che viene ritenuta una valutazione «errata» dell'importanza socio-economica del pallone. Mentre vengono pagati stipendi milionari, si legge, il professionismo genera 1,4 miliardi di contribuzione fiscale e previdenziale (per ogni euro investito dal governo nel settore c'è un ritorno di 16 euro) con un'incidenza del 71,5% sulla contribuzione dell'intero comparto sportivo, oltre che un risparmio annuale in termini di spesa sanitaria di 1,2 miliardi. Gravina è stanco di veder considerato questo mondo come un peso per la salute degli italiani. 

AGNELLI - E Agnelli? Questa volta non risponde. Non commenta le sparate del governatore campano amico di Aurelio De Laurentiis, da cui è stato sostenuto nelle ultime elezioni regionali. La posizione della Juve non è mai cambiata: si rispetta il protocollo, quindi si gioca. Da lì una scia di polemiche, con i bianconeri che hanno rispettato il protocollo alla lettera e ora aspettano una decisione sull'esito della gara. Ad Agnelli piace vincere sul campo, ma il 3-0 a tavolino è la regola, che forse non verrà rispettata. Juve-Napoli è destinata a non finire mai.