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Aurelio De Laurentiis di cinema se ne intende. E spesso ha applicato questa arte al mondo del calcio. L'ultima boutade "cinematografica" è stata la pantomima di Juventus-Napoli, con la sollecitazione alla Asl che prontamente ha fornito alla sua squadra la causa di forza maggiore per non partire e non affrontare la Juventus (con "ben" due positivi in rosa) in quel lontano primo weekend di ottobre. Poi il ricorso per le decisioni del Giudice Sportivo della Lega Serie A, condito dalle consuete dichiarazioni in grande stile: perso in prima istanza, vinto nell'ultimo grado di appello al Collegio di Garanzia del Coni.

HYBRIS NAPOLETANA - Non pago del successo in tribunale, De Laurentiis non era nemmeno soddisfatto della data del 17 marzo che si è delineata giovedì scorso "grazie" all'eliminazione del suo Napoli dall'Europa League per mano del Granada. Ora infatti, il club partenopeo si ritrova con tre trasferte di prim'ordine nell'arco di una settimana: San Siro col Milan domenica 14, Allianz Stadium con la Juve mercoledì 17, Olimpico con la Roma domenica 21. Non il massimo, certo. Ma chi è causa del suo mal pianga se stesso: calendari e protocolli non l'avevano certo disegnato così il mese di marzo del Napoli.

IN CONCLUSIONE - De Laurentiis ha fatto tanto per giocare in nuova data il match disertato il 4 ottobre, e ha vinto. Ma con la successiva richiesta di ulteriore rinvio non accolta, e quel trittico infernale di big match così generatosi, è riuscito a trasformare la vittoria in una sconfitta. L'unica cosa che conta, però, sarà la vittoria o la sconfitta (o il pareggio) del campo. Sperando che allora si chiuderà degnamente questa telenovela.