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Martedì alle 14.30 è prevista la sentenza del Collegio di Garanzia del Coni sul ricorso presentato dal Napoli sul 3-0 a tavolino e susseguente -1 di penalizzazione in classifica, inflitto alla squadra partenopea perché non si è presentata a Torino per la sfida all'Allianz Stadium, da disputare lo scorso 4 ottobre. Un caso che ha già visto due gradi di giudizio, che hanno dato ragione alla Juventus e accusato il Napoli di aver ricercato un "alibi precostituito" per non giocare la gara, annullando il viaggio già nei giorni precedenti alla sfida ed esibendo un contatto con divieto di viaggio firmato dalle Asl, avvenuto però soltanto nella giornata di domenica.

IL CASO - Secondo quanto riportato dal Corriere dello Sport, quello di martedì sarà l'ultimo grado di appello possibile per la Figc che, non costituendosi (scelta di ieri), ha scelto di lasciare che questa querelle rimanga solo una questione aperta per il Napoli. In sostanza, se il Coni ribalterà la sentenza, la Figc ne prenderà atto e dovrà adeguarsi. Viceversa se verrà confermata la penalizzazione e la sconfitta a tavolino, Aurelio De Laurentiis potrà invece ricorrere al Tar e alla giustizia ordinaria. La speranza di tutto il mondo dello sport è che questo si possa evitare, perché verrebbe visto, ancora una volta, come una sconfitta della giustizia sportiva. Va, infatti ricordato, come diversi club abbiano accusato il Napoli di aver messo a repentaglio la sicurezza e la regolarità del campionato, ma non solo: in molti, infatti, si sono infuriati con De Laurentiis per l'atteggiamento tenuto. 

LE MOTIVAZIONI DELL'APPELLO - E anche il Giudice Sandulli della Corte d'Appello si era esposto piuttosto duramente contro il Napoli: "Preliminarmente, si intende ribadire, anche in questa sede, un principio, più volte affermato dal Collegio di Garanzia dello Sport del CONI (cfr., da ultimo, decisione n. 56/2018), ovvero che “il fine ultimo dell’ordinamento sportivo è quello di valorizzare il merito sportivo, la lealtà, la probità e il sano agonismo”. Tale principio non risulta essere stato rispettato, nel caso di specie, dalla Società ricorrente, il cui comportamento nei giorni antecedenti quello in cui era prevista la disputa dell’incontro di calcio Juventus-Napoli, risulta, per come si avrà modo di evidenziare più avanti, teso a precostituirsi, per così dire, un “alibi” per non giocare quella partita. Ciò premesso, questa Corte, esaminata la ponderosa documentazione di causa, ritiene, conformemente a quanto statuito dal Giudice Sportivo, che la mancata disputa dell’incontro di calcio JUVENTUS-NAPOLI, in calendario per il giorno 4.10.2020, non sia dipesa da una causa di forza maggiore, o addirittura dal c.d. “factum principis”, come invocato dalla Società S.S.C. NAPOLI S.p.A., bensì da una scelta volontaria, se non addirittura preordinata, della Società ricorrente".

DE LAURENTIIS - Come riporta Il Mattino, martedì De Laurentiis vorrebbe essere presente in aula, ma senza parlare. Resta fiducioso sull'esito del ricorso.