IL RITORNO - Alla Continassa arriva un vecchio amico di Andrea, che conosce bene anche Chiellini, Bonucci e Buffon. A Morata sono bastate due stagioni - dal 2014 al 2016 - per diventare l'uomo Champions della Juve, trascinandola alla finale di Berlino con 5 gol dagli ottavi in poi: solo Del Piero aveva segnato tanto. Lunedì l'arrivo all'aeroporto di Caselle in tarda serata e il primo abbraccio - figurato - con una trentina di tifosi ad aspettarlo. Sorrisi e applausi, prima delle visite mediche previste per la giornata di ieri conclusa con l'annuncio ufficiale da parte del club.
SOLO BIANCONERO - La Juve voleva Morata e Morata voleva la Juve. Dal giorno in cui aveva lasciato Torino per volare a Madrid: "Rimango segnato da questa società, dalla sua storia e da tutti voi" aveva scritto in una lettera ai tifosi prima dell'addio. Anzi, dell'arrivederci. Perché a Torino c'era una famiglia pronto a riaccoglierlo a braccia aperte, e come riportato da Tuttosport Morata voleva a tutti i costi tornare a Torino. Quando c'è stata la possibilità Alvaro non aveva altro in testa. E per tornare in bianconeri si è anche tagliato lo stipendio: da 9 milioni a 5, che con i bonus possono salire fino a 7,5.
LA FAMIGLIA - Alla fine l'ha spuntata lui, ragazzo perbene e attaccante letale. Con Cristiano Ronaldo si intende a meraviglia dai tempi del Real Madrid, Pirlo lo conosce per averlo avuto come ex compagno. E anche il rapporto con Agnelli e Paratici è ottimo. Alvaro torna a casa, in famiglia. Non avrebbe voluto altro.