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Dopo l'intervista concessa ieri, Luciano Moggi si è raccontato nuovamente nel consueto editoriale per Libero: "Nella mia attività ho sempre saputo comprare e vendere giocatori: mai avrei pensato che le mie impressioni avessero il potere di far vendere i giornali (e anche in grande quantità) . Ieri però è uscita infatti una mia intervista sul Corriere dello Sport, sono riuscito a trovare una copia di quel giornale a 40 km di distanza dal paese toscano dove sono in ferie. Ringrazio Ivan Zazzaroni per avermi concesso tanto onore , mi fa piacere leggere di essergli simpatico tanto quanto all’estensore dell’articolo che non fa i titoli ma spesso gli subisce. Ciò mi spinge a fare alcune precisazioni. Ad esempio il ritorno di Bonucci alla Juve viene liquidato nel sottotitolo con...<una cazzata dar via Caldara> . Secondo me, essendo l’atalantino uno dei giovani difensori più interessanti, andava tenuto per un ciclo futuro della Juve. I dirigenti bianconeri hanno invece ritenuto opportuno riportare Leo a Torino perchè più esperto in campo europeo, per tentare appunto l’assalto alla Champions. E non è detto che abbiano sbagliato. Per quanto riguarda Ronaldo, il suo acquisto è stato dettato dallo stesso motivo: esperienza e qualità per vincere subito l’ambito trofeo. Mi sono limitato a definirlo grande operazione di Marketing , e a dire che avrei prima ceduto Higuain ma solo perchè, cosi facendo, si riesce a fare vendite più proficue economicamente. Sull’acquisto di Ronaldo ho eccepito sulla età, ma non sulla qualità e probabilmente mi sarei tenuto Gonzalo anzichè darlo al Milan . Ma questo è solomil mio pensiero. Su ..Allegri mi ascolta ( altra parte del sottotitolo) può sembrare che il mister faccia ciò che gli dico io, nella realtà non sono mai entrato nel merito di lavoro , e parlo poco con lui pur essendo un amico. Stessa cosa con Agnelli, del quale ho detto che ha imparato bene il mestiere e i risultati sono lì a dimostrarlo, concetto che vale anche per Beppe Marotta, Paratici e Nedved . Campeggia poi in prima pagina : <..intervista definitiva al manager radiato(e mai pentito)>. Su questo argomento non voglio neppure dilungarmi , nè posso pentirmi di cose che non ho fatto. Sarebbe magari interessante che scrivessero cosa in effetti ho commesso ma nessuno lo fa. Anche perché la sentenza del processo sportivo dice ” Campionato regolare, nessuna partita alterata “. Quindi nessun illecito commesso dal sottoscritto, tanto è vero che il Prof. Serio , uno dei giudici del processo sportivo, dovette dire che la pena era stata comminata per seguire il sentimento popolare ( ed era di cinque anni e non la radiazione) . Al resto ci hanno pensato i dirigenti federali di quel tempo, una volta scaduti i cinque anni. Se poi si va ad indicare , ad abundantiam ,il sequestro Paparesta , per dare colore agli argomenti , si legga quello che recita il codice penale:” Si ha il sequestro di una persona quando si priva della sua libertà per tanto tempo”. La partita di Reggio Calabria era finita alle 17 e l’arbitro fece a tempo ad andare a casa a Bari per mangiare la sera stessa con la sua famiglia. Se si tirano in ballo le tanto reclamizzate Sim Svizzere, fatte passare per segretissime, la cosa viene sconfessata dallo stesso maresciallo Ziino che, testimone al processo sotto giuramento, ha detto che erano state intercettate ma non portavano traffico. Non erano quindi segretissime".