commenta
La differenza più vistosa tra Juventus e Milan ha riguardato principalmente l’utilizzo della zona di rifinitura. Come occuparla, come cercarla, come sfruttarla. La squadra di Pioli si è mostrata a tratti spettacolare sotto questo aspetto, quella di Pirlo invece, escluse le sporadiche e ovvie eccezioni, assolutamente no. Male Morata, male CR7, impalpabile McKennie e Chiesa pure (legittimo). Era compito loro rispondere con altrettanta fluidità, colpo su colpo, alla trequarti rossonera composta per l’occasione da due fantasisti (Calhanoglu e Diaz) più un esterno (Saelemaekers) dietro al capobranco Ibra. Da cosa è dipesa questa differenza? Bisogna riflettere attentamente sul problema, non solo per analizzare entrambe le fasi di una disfatta clamorosa, ma anche perché mercoledì sera la Juve incontra il Sassuolo, la squadra che meglio palleggia e meglio sfrutta il gioco tra le linee.