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L'attesa per il ritorno del calcio italiano sembra ormai conclusa, domani Juventus e Milan scenderanno in campo inaugurando la ripartenza in via ufficiale. Eppure, la partita che si dovrebbe giocare allo Stadium il 12 giugno, è ancora da considerarsi una gara "fuorilegge". Perché? Perché secondo l'ultimo DPCM firmato il 17 maggio, era stata fissata la data del 14 giugno per la ripartenza: "Sospesi (fino al 14-06, ndr) gli eventi e le competizioni sportive di ogni ordine e disciplina, in luoghi pubblici o privati" recitava l'ultimo decreto firmato dal Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, fissando proprio alla prossima domenica la data legale per ritornare in campo. 

Malgrado ciò, il Ministro dello Sport Vincenzo Spadafora non ha avuto dubbi, annunciando pubblicamente le nuove date. Annuncio che ha tenuto conto del via libera ufficioso da parte del Governo, che avrebbe però dovuto rispondere anche sulla carta, con una deroga che svincolasse dal limite imposto per il 14, così da poter giocare sia il 12 (Juve-Milan) sia il 13 (Napoli-Inter). Al momento, però, non è ancora stata pervenuta nessuna bozza della suddetta deroga e ancora regna l'incertezza. Al punto che, anche sul sito della Lega Calcio, manca l'orario e la data ufficiale per entrambe le partite. 

Sembra solo un cavillo burocratico, al quale - come tutti i cavilli burocratici - manca giusto una firma per ovviarlo. Eppure, per quanto la voglia e la testa sia già proiettata alla partita di domani, non è ancora detto che si possa disputare. Almeno, rispettando pedissequamente le regole imposte: fintanto che non arriverà la deroga e la firma del Governo, non è da escludere che l'attesa possa prolungarsi ancora. Almeno per un paio di giorni. 


Nelle ultime ore è arrivata la bozza del DCPM: Juve-Milan domani si gioca