commenta
Saper prendere il meglio da ogni opportunità. La Juventus negli anni ha impostato questa mentalità con gli agenti di tutti i tipi, dai più influenti a quelli emergenti. Vale anche per Jorge Mendes, procuratore tanto importante quanto ingombrante sulla scena internazionale che spesso tende a colonizzarei club con cui stringe relazioni migliori; non funzionerà così con la Juve, lo dicono gli indizi degli ultimi mesi e soprattutto la mentalità dirigenziale. Fabio Paratici ha un rapporto splendido con Mendes e ha costruito l'operazione Cristiano Ronaldo (con il prezioso lavoro di Giovanni Branchini al momento determinante), ha voluto fortemente Joao Cancelo al momento giusto perché lo seguiva da più di due anni, continuerà a fare affari con Mendes ma solo per operazioni che possano davvero essere intelligenti per la Juve.

DA GOMES A JAMES - Non a caso, un anno fa di questi tempi la Juventus metteva un freno alla proposta André Gomes che nasceva proprio da Mendes; quel centrocampista del Barça che poteva essere bianconero ma non è mai stato avallato come operazione. E questo rifiuto non è stato poi un problema per altri colpi come un certo Ronaldo, anzi... tanto che adesso Jorge Mendes sta sondando il terreno con più club per James Rodriguez, infelice al Bayern Monaco. E mentre il PSG offre il rinnovo, anche Angél Di Maria è uno dei nomi avvicinati alla Juve perché a scadenza nel prossimo giugno. Ma i bianconeri non si sono scaldati per James, questione di costi per un'operazione da almeno 70 milioni di euro; né stanno accelerando sul fronte Di Maria.
 
Oggi i nomi nel mirino di Paratici sono altri, nonostante le idee di Mendes che propone e rilancia con più club per natura come da suo stile. La Juventus però sa dire anche no, frenare quando serve e accelerare con le pedine giuste, vedi Ronaldo e Cancelo. La sensazione è che possa presto andare ancora così.

Di Fabrizio Romano per Calciomercato.com