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Il tira e molla tra Cristiano Ronaldo e la Procura di Torino sembrerebbe concluso; e ovviamente no, questa volta non si parla di una trattativa di mercato milionaria. Secondo quanto riporta la Gazzetta dello Sport questa mattina: “CR7 è pronto a rispondere alle domande dei pm di Torino, collaborando e rendendosi disponibile a ogni chiarimento nell’ambito dell’inchiesta Prisma sui conti della Juventus”. Il campione portoghese era l’unico, al momento, calciatore bianconero non ascoltato dai procuratori.
 
Sempre secondo il quotidiano sportivo, la volontà di Cristiano Ronaldo sarebbe quella di capire perché non gli siano stati pagati dalla Juventus circa 20 milioni. Per questo, le aperture erano già arrivate mesi fa: “Il trasferimento del calciatore in Arabia ha solo rinviato il momento, ma già dalla scorsa estate i segnali mandati agli inquirenti dai difensori del portoghese erano chiari. Non ultimo, l’idea di rispondere in modo positivo alla rogatoria inglese preparata dalla Procura di Torino, tanto da precettare uno studio legale di Manchester (città dove si trovava Ronaldo) proprio per presenziare al possibile interrogatorio in call conference. Un’ipotesi poi sfumata per la lentezza della polizia inglese, arrivata al dunque a Mondiale già finito, come l’avventura del portoghese al Manchester United. A inizio gennaio sono però ripresi i contatti tra le parti: gli indizi portano a pensare che a breve ci sia la fumata bianca tra una nuova rogatoria in paesi meno “complicati” dell’Arabia (c’è l’idea Dubai) oppure con una toccata e fuga in Europa (Lisbona e Madrid non sono da scartare) con conseguente trasferta dei pm. Non si può nemmeno escludere lo sbarco dell’ex juventino in Italia”.