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La Juventus ha perso ulteriore terreno nella rincorsa al quarto posto, rincorsa che - parole di Allegri - sarebbe dovuta essere divertente. E invece, dopo aver affrontato Salernitana e Genoa, le due squadre maggiormente in difficoltà del campionato, i bianconeri sono tornati a mostrare lacune preoccupanti contro il Venezia.

NON SOLO L'ATTACCO - Mancano i gol, questo è palese, perché il confronto con le annate precedenti è impietoso. Ma i problemi della Juventus non riguardano solamente l'attacco, bensì l'atteggiamento. Non c'è traccia di malizia e cattiveria, sportivamente parlando, e i numeri della partita contro il Venezia, squadra neopromossa, sono lapalissiani.

POCHISSIMI FALLI - Stando ai dati raccolti dalla Lega Serie A, nella trasferta di Venezia la Juventus ha commesso appena 10 falli. Di questi, 3 sono di De Ligt e 2 di Bernardeschi. Il 50%. Un difensore e un esterno. Questo significa che davanti gli attaccanti si sono dati poco da fare nel forzare il pressing, e a centrocampo si è messo il piede troppe poche volte. Lo testimoniano infatti i 72 palloni recuperati (contro i 69 dei padroni di casa): il leader tra i bianconeri è Szczesny con 13. Il Venezia, di contro, di falli ne ha commessi il doppio,

PASSAGGI OFFENSIVI - Malizia e cattiveria stanno latitando, così come la spregiudicatezza di provare a inventarsi qualcosa nella trequarti offensiva. La Juventus ha fatto registrare 474 passaggi riusciti (86% di precisione), ma di questi solo 96 negli ultimi 25 metri della squadra di casa. appena il 20% del totale. Il Venezia, invece, di passaggi ne ha concretizzati 268, il 25% nella trequarti bianconera (67 in tutto). In sostanza, in percentuale, meglio una neopromossa di una squadra che ha appena chiuso il girone di Champions League al primo posto, davanti ai campioni d'Europa. I paradossi del calcio.