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Inarrestabile, forse questa è la parola giusta per descrivere Manuel Locatelli. Solo l'assistente dell'arbitro alzando la bandierina gli ha negato la gioia del gol, ciliegina sulla torta di una prestazione a dir poco straordinaria. Nel cuore del centrocampo ieri sera ha agito Manuel, il centrocampista classe 1998 ex Sassuolo, rientrato dopo l'assenza contro il Lecce per motivi personali. 

IL CUORE - Locatelli fin dai primi minuti ha dimostrato di avere un piglio diverso, di essere entrato in campo con la grinta, il cuore e la voglia di onorare la maglia che indossa. Manuel infatti è tifoso juventino fin da piccolo. Dopo pochi minuti di gara lascia partire un missile dalla distanza che si infrange sui tabelloni pubblicitari. Poco dopo il tentativo di imitare Alessando Del Piero con un tiro a giro al limite dell'area che sfiora soltanto l'incrocio dei pali. 

LA GARA - Manuel è ovunque, fa suo il centrocampo della Juventus. Trascina la Juve e non molla mai. In occasione del gol di Mbappe prova anche ad immolarsi in scivolata ma è in ritardo, purtroppo. L'assistente gli nega (giustamente) la gioia del gol ma la sua prestazione è decisamente da valorizzare. In campo è il migliore, trascina la Juve, onora la maglia che indossa e non si ferma mai. Corsa, sacrificio e voglia di riscatto. Ora Massimiliano Allegri può contare su un nuovo centrocampista che è proprio Manuel Locatelli.