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Il tavolo è stato apparecchiato mese dopo mese, adesso le parti giocano quasi a carte scoperte. Perché la trattativa per Manuel Locatelli è entrata nel vivo, ieri Juventus e Sassuolo si sono incontrati per parlarne in via ufficiale. Non si è arrivati alla fumata bianca perché ci sono ancora diversi incastri da sistemare, però filtra fiducia e sono arrivati segnali positivi.

I NODI - Il club neroverde, come si sa da tempo, parte da una valutazione di 40 milioni di euro e spera che l’Europeo di Locatelli duri il più possibile per vederne crescere il valore. Per questo la Juve vuole chiudere il prima possibile e ha presentato l’offerta che circola da diversi giorni, ovvero 30 milioni più una contropartita tecnica. Qui si innestato i nodi ancora da sbrogliare prima della possibile fumata bianca. Innanzitutto identificare quale sarà il giocatore da inserire e la sua valutazione. La Juve è disposta a mettere sul piatto uno tra Radu Dragusin (piace al Sassuolo), Nicolò Fagioli e Felix Correia. In più, i bianconeri sarebbero contenti se chiudessero un’operazione ‘alla Chiesa’, ovvero un prestito biennale con diritto di riscatto che diventa obbligo a facili condizioni da raggiungere. Da convincere il Sassuolo che, avendo appena venduto Marlon allo Shakhtar, non ha necessità di cedere un big e preferirebbe un pagamento cash. Per l’appunto, nodi da scogliere prima della fumata bianca.

CONTRATTO – Nel frattempo, La Gazzetta dello Sport rivela le cifre del contratto. Prima cercherà di raggiungere l’intesa totale con il Sassuolo, poi la Juve farà l’offerta al giocatore: 4 o 5 anni a 3 milioni di euro a stagione più bonus. Passo dopo passo, la Juve mette a fuoco l’obiettivo Locatelli.