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Come racconta Gazzetta, i pm avevano chiesto conto della carta negli interrogatori a Cherubini (sentito come persona informata sui fatti) e le sue dichiarazioni sono state definite «reticenti», mentre Arrivabene aveva detto di non saperne nulla ma, se esistente, aveva assicurato che si sarebbe preoccupato di farla avere agli inquirenti (cosa mai accaduta). Anche Paolo Morganti, segretario del club (non indagato), è stato evasivo, però c’è una conversazione in cui fa riferimento a una «carta che ha in mano il calciatore». La carta c’è, gli interrogativi restano. Chissà se CR7, ora che è senza squadra, si farà vivo per riscuotere quei 19,9 milioni.