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Una giornata rovente, per la Juventus, sul fronte mercato. Cherubini e colleghi hanno cominciato a spingere sull’acceleratore per concludere operazioni in entrata e uscita e dare a Massimiliano Allegri una rosa competitiva per l’inizio del campionato, fissato il 15 agosto contro il Sassuolo.
 
Kostic sarà a breve un nuovo calciatore della Juventus, dopo il tradizionale iter che prevede l’arrivo a Torino, le visite mediche e poi la firma. Stesso percorso che, presto, potrebbe percorrere Memphis Depay. All’inverso, potrebbe presto svuotare il proprio armadietto alla Continassa Rabiot, mentre rimangono in uscita altri profili come Arthur e Pellegrini. Le ultime mosse di mercato, se contestualizzate e osservate dall’alto, sembrano andare in unica direzione, un cambio di impostazione tattica rispetto a quanto fatto vedere nelle prime uscite del precampionato.
 
Ma facciamo un passo indietro. Amichevole contro l’Atletico Madrid, la Juventus soffre e a circa metà del primo tempo Massimiliano Allegri ridisegna la squadra, urlando ai propri calciatori di posizionarsi a tre in difesa. Una mossa per nulla banale e che, invece, potrebbe rivelare quelli che sono i piani dello staff tecnico bianconero per la stagione che sta per cominciare. Questa ipotesi sembrerebbe essere confermata dalle mosse di mercato, come dicevamo.
 
Kostic è un esterno sinistro a tutta fascia, che predilige avere campo davanti, piuttosto che partire nella posizione di ala offensiva. Un quinto di centrocampo, insomma. Dietro di lui Alex Sandro, che potrebbe tornare al ruolo naturale. Scivola precipitosamente nelle gerarchie Pellegrini che, come dicevamo, rimane un calciatore in uscita.
 
Sul terminale d’attacco ci sono pochi dubbi: a finalizzare la mole di gioco prodotta dovrà essere Vlahovic. Dietro di lui Di Maria e, eventualmente, Depay. Dietro o al fianco, a seconda delle scelte di Allegri e del feeling che si svilupperà tra i calciatori. In ogni caso, il calcio moderno insegna che i moduli sono solo numeri mentre sempre più frequenti sono le ibridazioni, le posizioni “liquide”: la Juventus della passata stagione lo dimostra. In tutto questo non va dimenticato Chiesa, da questo punto di vista Allegri non ha mai nascosto di vederlo come attaccante più che da esterno puro.
 
Due passi indietro, dal fronte d’attacco passiamo alla linea difensiva. Bonucci, Bremer, Danilo, Gatti e Rugani. Cinque centrali per tre posti, con l’incognita Rugani che potrebbe lasciare Torino. Ulteriori movimenti di mercato, anche in entrata, quindi, potrebbe riguardare questa posizione di campo.
 
Insomma, tra i movimenti di mercato e quanto visto nell’amichevole contro l’Atletico Madrid; l’ipotesi difesa a tre – che può svilupparsi come 3-5-2, 3-4-2-1 o 3-4-1-2 -, sembra prendere sempre più piede.