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Nei momenti di difficoltà, spesso ne è uscito più forte. Ma così tanto in difficoltà, Max Allegri, non è mai stato sulla panchina della Juve. La sosta è arrivata proprio come il suono del gong giunge a salvare un pugile suonato e a un passo dal ko: incassata la fiducia di Andrea Agnelli e della società bianconera, la pausa è servita anche al tecnico per riordinare le idee. I problemi ci sono, sono tanti, il club ne è consapevole, ma è anche convinto che spetti proprio ad Allegri il compito di risolverli uno per uno. Però di jolly non ce ne sono più, può sembrare una missione impossibile ma a Max viene chiesto di invertire subito la rotta per salvare il salvabile rimandando a fine stagione o quantomeno a novembre la resa dei conti. Per farli tornare c'è un solo modo: restare aggrappato al treno di testa in campionato, centrare l'impresa di una qualificazione agli ottavi di Champions ottenendo almeno 10 punti nelle prossime quattro partite. Con un calendario che complessivamente si fa in salita, 12 partite in 43 giorni con l'arrivo dei primi scontri diretti in campionato. 

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