A FINE CORSA - Ecco perché la Juve, anche se col tricolore cucito sul petto, deve necessariamente cambiare. Anzi: realizzarlo, il cambiamento. Lo scudetto resta una delle poche certezze, e pure se importante non arriva a mascherare tutti i dubbi che il campo ha palesato. Su tutto, una lista di calciatori ormai fuori da qualsiasi proiezione futura: da Rugani a Khedira, da Higuain a De Sciglio. Non faremo un elenco perché non ce n'è bisogno: è solo per intenderci, ché una rivoluzione è strettamente necessaria.
LAVORI IN CORSO - Kulusevski e Arthur hanno iniziato a dare una forma al mercato, che almeno quest'estate non avrà l'ansia del rientrare nei numeri e si potrà concentrare sulla qualità e sul talento dei calciatori. Magari, si spera, Maurizio Sarri potrà dare un po' di indicazioni in più e non estraniarsi da un fattore fondamentale soprattutto per un allenatore come lui. Mai come in questa stagione, si è avvertito il senso di una mancanza di leadership, quasi di guida. Servono gestori di ego e di gioco, chi è a fine corsa si faccia da parte.