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La Juve si è sbloccata. O almeno questo è quello che sperano tutti alla Continassa, a cominciare da Max Allegri. Che ha disegnato una squadra solida, compatta, semplice: un 4-4-2 nemmeno storto dove ognuno era al proprio posto e doveva fare semplicemente cosa sapeva di dover fare, senza particolari invenzioni nella doppia fase. Così la Juve ha fatto un sol boccone del Bologna, così la Juve continuerà a giocare salvo clamorose sorprese. Perché lo stesso Allegri negli scorsi giorni ha confermato come sia necessario trovare un sistema e dargli continuità, così da poter gestire cambiamenti senza particolari cali di rendimento collettivi e allo stesso tempo permettere a tutti di rendere al meglio. Poi quando la Juve virtuale potrà diventare realtà, aspettando i rientri di Federico Chiesa e Paul Pogba che al 100% saranno solo da gennaio in poi, si potrà anche di nuovo cambiare o ricambiare. Ma ora la Juve ha bisogno di certezze, quindi trovata una strada maestra non si dovrà lasciarla. Questo non significa che giocheranno sempre gli stessi undici, tutt'altro: la Juve gioca ogni tre giorni e dovrà ogni tre giorni presentarsi con la miglior formazione possibile, Allegri non può sbagliare nulla e non può spremere troppo chi c'è, già a partire dal Maccabi infatti saranno previsti dei cambiamenti nell'undici titolare anche considerando la sfida con il Milan di sabato sera. Almeno tre mosse sono attese, tre mosse che porteranno maggiore qualità alla manovra e che allo stesso tempo devono riuscire a non smuovere equilibri.

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